Desideri ornare la tua casa con delle piante ma non hai il pollice verde?
Sei nel posto giusto: a breve ti fornirò le informazioni di cui devi essere in possesso prima di allestire una foresta per il solo sfizio di vivacizzare l’arredo.
Anzitutto, è bene che tu sappia che le piante – oltre ad arricchire l’ambiente domestico – aiutano a respirare meglio ed eliminano le tossine: in linea generale, nessuna si presta ad abitare uno spazio chiuso ma alcune non tollerano il clima invernale, pertanto si adattano alle nostre case. Ciò che siamo chiamati a fare è agevolare il processo di adattamento. Come?
Gli step di adeguamento all’ambiente casalingo
In primo luogo stabilire la posizione in cui vogliamo collocarla: alcune sono rigorosamente bandite, quali vicino al camino, al termosifone o nelle zone investite da correnti fredde. Interessante è che certe piante si adeguano anche al buio, basta sapere quali!
Dopodiché occorre prendere atto dei propri impegni e riflettere su come questi possano conciliarsi alla cura della propria “serra domestica”. Esempio: causa lavoro, sei fuori casa tutto il giorno e devi tenere le finestre necessariamente chiuse, con conseguente riduzione della luminosità? Esistono delle piante che possono soddisfare esigenze analoghe.
La sansevieria, dal portamento deciso in grado di caratterizzare gli spazi in cui è disposta, non richiede grandi attenzioni e cresce anche in ambienti poco illuminati.
La zamioculcas è ideale ad esaltare atmosfere di design, sia autonomamente sia unitamente ad altre piante; richiede pochissima acqua, specificamente due volte al mese quando cresce in spazi poco luminosi.
La ficus lyrata si sviluppacome un albero e può raggiungere 180 cm di altezza. Predilige un terriccio leggero, misto a lapillo; non ama i raggi solari diretti e germoglia anche in ambienti poco illuminati purché ariosi. Estremamente apprezzata per il suo fogliame, valorizzato su pareti chiare e materiche.
Resistente al buio, la kenzia non dev’essere posta in spazi umidi né stretti poiché di notevoli dimensioni.
Parimente ad alcune delle piante esaminate, la ficus elastica cresce in ambienti bui; diversamente dalla maggior parte delle piante, si adatta a temperature variabili. Si presta ad accompagnare arredi vintage – eventualmente comprensivi di tessuti etnici – ma trasmette calore anche agli ambienti minimal.
Ultima pianta della rassegna è l’aspidistra, nuovamente di tendenza dopo anni di oblio. Rustica e al contempo versatile, è parecchio richiesta dagli architetti per l’arredo di hotel e abitazioni. Occorre inserirla in un ampio contenitore, ben concimato dalla primavera all’autunno, e pulire mensilmente le foglie con apposito panno inumidito.
Ora che hai acquisito qualche nozione in più, dovresti aver chiaro quale pianta si sposa meglio alle tue esigenze e all’ambiente domestico. Step successivo è capire come prendersene cura.
Direttive per l’uso
Al netto di rare eccezioni, è opportuno stabilire un giorno a settimana in cui bagnare le piante; se, trascorsa una settimana, la terra è ancora umida attendere qualche giorno. Ciò vale tanto per le piante in casa quanto per quelle all’esterno, che spesso sembrano aver sete mentre sono appassite per la terra eccessivamente bagnata.
A tal proposito, evita di innaffiare le piante con acqua ricavata da impianto di desanilizzazione ed usa preferibilmente quella – ad esempio – del terrazzo. Una volta al mese, e non nei periodi più caldi, concima con fertilizzanti per piante verdi o tropicali; quando necessario, pulisci le foglie dalla polvere mediante uno straccio umido e fai prendere aria alle stanze.
Come introdotto, alcune piante purificano l’aria e ci forniscono ossigeno; inoltre fungono da filtri naturali contro agenti quali formaldeide, benzene, ammoniaca, alcoli e acetone. Secondo vari studi condotti in materia, per migliorare la salubrità dell’aria domestica sarebbe ideale collocare ogni 10 mq una pianta di diametro 20 cm circa. Quale? La scelta è ampia:
- areca;
- ficus robusta;
- scindapus;
- chamadorea;
- dracena, felce, spathiphyllum, filodendro;
- sansevieria.
Ultime linee guida per una cura dedita e accorta della tua foresta domestica: risparmia l’utilizzo di prodotti tossici quali insetticidi e lucidanti fogliari chimici. Esistono dei metodi naturali ben più raccomandabili: oltre a quelli sopraindicati (non bagnare eccessivamente la terra, non esporre le piante a correnti, rimuovere la polvere dalle foglie), puoi sottoporre le piante a trattamenti rinforzanti mediante microrganismi e funghi micorrizici. Non dimenticare poi prodotti come l’estratto di ortica, l’equiseto, il piretro o la colza.
Se ti ho incuriosito e desideri approfondire gli argomenti trattati, non esitare a farmi visita al vivaio. Ti accoglierò a braccia aperte e potremo confrontarci sulla pianta che meglio si adatta alle tue esigenze.
A presto,
Marinella
